venerdì 21 settembre 2012

GELATO N°1: ALLA VANIGLIA E MASCOBADO SENZA UOVA

Gelato alla vaniglia e mascobado

È ufficialmente AUTUNNO…quindi: cosa cavolo posto il gelato che al mattino in bici mi gelano le mani? E soprattutto per quale oscuro motivo mi ritrovo a scrivere di corsa incastrata nel caos lavorativo quando questo post avrei potuto prepararlo 1 mese fa con 15 gradi in più, tranquilla a casa in vacanza? Domande che non avranno mai una risposta, sapevatelo. 
E comunque ci tengo a essere sempre fuori fase.
Gelato n°1, così fu battezzato su Facebook e si tenne il nome che mai fu più azzeccato: trattasi di primo gelato prodotto quest’anno, di primo cibo in assoluto cucinato al rientro dalle vacanze (se non vogliamo annoverare come “cucinare” tagliare mozzarella e pomodoro) e quasi addirittura il primo gelato mangiato quest’anno, sicuramente il primo che mi sia piaciuto veramente.
Estate 2012 praticamente Icecream-free, già trovarlo davvero buono è ormai impresa ardua, soprattutto uno artigianale con ingredienti VERI ….qualche assaggio sparuto tra nuove cremerie di moda, gelatai famosi (evito di fare nomi altrimenti partono le polemiche) ma nulla di convincente, per me sono sempre troppo ricchi, troppo grassi, troppo dolci, troppo finti (quello strano retrogusto chimico, avete presente?)
Non che io voglia professarmi esperta gelataia, ci mancherebbe altro, io che per fare il gelato stranamente non consulto quelle novecentoduemila ricette prima di procedere ma vado sempre un po’ a naso, controllo giusto il peso dello zucchero per i motivi di cui sopra, che non uso il glucosio, che ho comprato la farina di carrube 7 giorni fa…ma questo gelato è venuto una bomba, giuro.
  
GELATO ALLA VANIGLIA E MASCOBADO SENZA UOVA


Gelato alla vaniglia e mascobado

Ingredienti:
300 ml Latte fresco intero
200 ml Panna fresca
1 bacca di vaniglia (di quelle buone è importante)
90 gr Zucchero grezzo di canna chiaro
30 gr Zucchero di canna mascobado

Versate il latte e la panna in una casseruola, incidete la bacca di vaniglia per il lungo e raschiate i semi all’interno.  Unite baccello e semi nella casseruola, fate scaldare a fuoco bassissimo, spegnendo al primo accenno di ebollizione, versate gli zuccheri e mescolate fino a completo scioglimento. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente, quindi ponete il tutto in frigo per almeno 10 ore tenendo la vaniglia in infusione. Questo passaggio è molto importante perché permette il fondersi di tutti i profumi. (vi consiglio di farlo di sera lasciando tutta la notte in frigo e montare il tutto mentre fate colazione). Al momento della mantecatura, eliminate il baccello di vaniglia, filtrate con un colino e versatelo nella gelatiera
La presenza del mascobado conferisce al gelato un leggero aroma di caramello e il colore crema del gusto tradizionale fatto con le uova. (barbatrucco!)

Note a margine:
Sappiate che il gelato in questione ha rischiato di non vedere mai la luce e insieme con lui tutti suoi simili autoprodotti: 2 anni fa, estratto per la prima volta il cestello del KitchenAid ho infatti realizzato che neanche chiamando un ingegnere della Nasa o usando mosse da contorsionista avrei potuto infilare il suddetto oggetto nel cassetto congelatore (in quel momento “frigo americano” ha acquisito un nuovo significato).
Per fortuna dopo avere sacramentato in tutte le lingue esistenti mi sono ricordata del frigo-congelatore della nonna, ancora perfettamente funzionante in cantina, che in estate utilizziamo come dispensa anti-tarme del cibo, il cui congelatore è un unico e altissimo scompartimento.
Nel caso voleste comprare l’accessorio gelatiera del KitchenAid, siete avvertite: il cestello è alto 17.8 cm e largo 27cm.

Gelato alla vaniglia e mascobado