martedì 22 settembre 2009

38!


Non sto dando i numeri, ho solo compiuto gli anni e iniziano ad essere tantini, ma ormai mi sono rassegnata che vado per i 40..e poi non li dimostro, almeno così mi dicono e il mio cervello sicuramente molti di meno!!
Ma volevo rendervi partecipi, anche se ormai è passata più di una settimana (meglio tardi che mai..nel mio caso meglio molto tardi …), perché è il mio primo compleanno da blogger (da come lo dico sembra quasi una malattia…e forse un pochino lo è dato che ho tagliato 4 fette di torta prima di trovare quella con la forma giusta per la foto….alla prossima carta d’identità invece di architetto alla voce professione metto blogger) ed è casualmente quasi coinciso con una giornata particolare.
Troverete il resoconto anche da queste fanciulle, loro ovviamente con i tempi che una persona normale dovrebbe avere.
Insomma, oggi tendo a prendere la tangente e a svolazzare qua e là..ma insomma sabato 12 (il giorno prima del mio compleanno) sono andata al Sana con Cri, anche se devo ammettere che pur avendo lanciato io l’idea di andare insieme, due giorni prima ero lì lì per dare forfait perché non mi reggevo in piedi dalla stanchezza, ma la voglia di conoscere dal vivo Lei e Izn, che ci aspettava allo stand Ecor, era troppo grande..conclusione che mi sono pure svegliata prima ..e meno male perché Cri è saltata sul treno precedente e io mi sono lanciata in biglietteria chiedendo “il primo treno per Bolognaaaaaaa” (mi sentivo in una scena da film!)
Non sto a raccontarvi tutta la trafila (ecco.. se magari scrivessi un pochino più spesso non farei questi postpapiri..è che se sono ispirata non ho tempo e quando ho tempo non sono ispirata…devo trovare un equilibrio) ma vi dico solo che per me è stato un bellissimo regalo di compleanno: ci siamo subito salutate come se fossimo vecchie amiche che non si vedevano da tanto tempo!
Cri è una persona stupenda e solare, Izn una leonessa animata dal fuoco sacro (e ha una bellissima famiglia: la piccola è un vero amore), e complice la presentazione della rivista Valore alimentare ho conosciuto altre due blogger: la dolce Ester con famiglia al seguito e la superprofessionale Camomilla (che è fuggita per fotografare i biscottini!)
Abbiamo gironzolato per i vari stand chiacchierando, assaggiando tante cosine buone e strane (vedi seitan di canapa), abbiamo ingurgitato pure un beverone a base di estrogeni naturali per dimagrire che noi abbiamo subito guardato con sospetto: ci aggiravamo per gli stand leggendo attentamente le etichette cercando di scovare ingredienti tossici (sospettose oltre ogni limite)……. E ho scoperto che mi piace il tofu!

Sono arrivata a casa veramente stracotta e il giorno dopo ho allegramente abbandonato i miei sogni di gloria (volevo fare 2 torte….sì perché manco per il mio compleanno a chicchessia viene in mente di farmi una torta!) e ho optato per il dolce di riserva, giusto per non fare la solita crostata. In pratica l’idea era di fare una sbrisolona con le nocciole senza mais, ma poi avevo del grano saraceno che mi guardava speranzoso..per cui ho spedito i granini al piano di sopra dalla bio-eco-zia e me li sono fatti macinare(ebbene sì a due rampe di distanza, anzi neanche dato che ci passiamo le pietanze calando un cestino, ho a disposizione il fantomatico mulino casalingo!).
E per non farmi mancare nulla ci ho pure spalmato sopra una bella marmellata di mirtilli…Qui dovrei aprire un’altra parentesi perché voi quest’estate avete smarmellazzato beatamente come pazze e io invece ho sempre il problema che la marmellata la uso solo per le crostate e immancabilmente mi ritrovo con miriadi di barattoli aperti in frigo e quindi appena posso sbatto marmellate su qualsiasi dolce (vasetti aperti attualmente presenti in frigo n° 5 = n°5 prossime torte con marmellata)

Ok ok vi do la ricetta altrimenti rimango qui tutta notte!

CROSTATA DI GRANO SARACENO ALLE NOCCIOLE E MARMELLATA DI MIRTILLI

Ingredienti:
250 gr di farina bianca
150 gr di farina di grano saraceno
80 gr zucchero integrale di canna mascobado
200 gr nocciole con la buccia
200 gr burro morbido
2 tuorli d'uovo
2 cucchiai di rum ambrato
1 pizzico di sale
Marmellata di mirtilli neri con poco zucchero (30%)

Il procedimento è quello della sbriciolona classica. Per prima cosa tostate le nocciole, in forno o come preferisco io, in una padella antiaderente, mescolando spesso. Quando sono tiepide sfregatele con le mani per togliere la pellicina che si staccherà molto agevolmente dopo la tostatura perché si sarà seccata. Quindi tritate le nocciole grossolanamente, lasciate pure anche i pezzettoni grossi. Mescolate le due farine con lo zucchero e il sale. Versate la miscela su un piano formando una fontana e nel centro mettete i tuorli e il burro a pezzetti. Impastate tutto sfregando con le dita per formare delle briciole. Aggiungete il rum, impastate ancora un pochino con la punta delle dita (a questo punto l’impasto sarà più omogeneo e meno bricioloso ma non lavoratelo troppo). Versate il composto su una teglia di allumino diametro 28 foderata di carta forno (oppure imburrata e infarinata) e stendetelo come per formare la base di una crostata con i bordi più alti. Cospargete la superficie con abbondante marmellata di mirtilli e Infornate a 180° per circa 1 ora.

La tortazza ha riscosso molto successo, nonostante la mia iniziale perplessità sul gusto della marmellata, anzi se volete dire la vostra accettasi suggerimenti per apertura sesto barattolo!

martedì 8 settembre 2009

..ULTIME FOLGORAZIONI ESTIVE...

Mi capita raramente di leggere una ricetta su altri blog e riprodurla praticamente in tempo reale, molte sono le variabili: di solito mancano gli ingredienti, manca il tempo, manca l’ispirazione per quel particolare piatto, poi passa il momento magico, finisce in archivio e magari la riesumo dopo millenni.
Quando ho visto questa pasta ho pensato che nella sua semplicità era un modo meraviglioso per usare gli ultimi peperoni della stagione, complice il frigorifero invaso da orde di peperoni* e soprattutto la voglia di cucinare che durante la settimana solitamente non è così scontata…
La mia versione è molto meno poetica della sua, per questo vi consiglio di studiare a fondo anche il suo post con tutte le spiegazioni sul tipo di cottura e sulle proprietà degli ingredienti..anzi leggetevi tutto il blog, è una fonte infinita di cultura alimentare.. è un ordine!!

*Nota: ..Le orde di peperoni non sono affatto diminuite….ho il frigorifero occupato, colpa del falegname che sta (almeno spero) producendo nuovi pezzi per la mia cucina. Al telefono ho vagamente accennato alla mia passione culinaria e di fronte a una promessa di mazzi di basilico del su orto per fare il pesto, l’uomo si è presentato con un intero carretto del fruttivendolo: peperoni, melanzane, pomodori (perché già non ne avevo abbastanza dall’orto del babbo…2 pentoloni di sugo!), fagiolini, basilico (1 cesto), prezzemolo in dosi massicce, erba cipollina....aehm, ma siamo solo in due….

FUSILLI BUCATI CORTI AI PEPERONI E PINOLI

Ingredienti per due persone abbastanza affamate:
200 grammi di fusilli bucati corti (Garofalo)
4 peperoni (3 rossi e 1 giallo)
1 spicchio d’aglio
Vino bianco secco
1 filetto di alice sott’olio
Una manciata di pinoli (circa 1 cucchiaio colmo)
2 cucchiai rasi di Pecorino romano grattugiato
1 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato
Peperoncino piccante in polvere
olio extra vergine d’oliva


Per primissima cosa lavate e asciugate i peperoni, appoggiateli su una teglia e inseriteli nel forno con la funzione grill (il mio forno ha 3 intensità, di solito uso quella media perché con quella alta prendono fuoco in tempo reale). Mi raccomando durante l’operazione situatevi a portata visiva di forno perché si bruciacchiano molto velocemente! Girateli appena anneriscono, o quando vedete la pelle gonfiarsi e fare le bolle, facendoli abbrustolire su tutti i lati. Ci vuole un pochino di attenzione ma in circa 20 minuti il gioco è fatto. La teoria vuole che la pelle si stacchi più facilmente lasciandoli chiusi in un sacchetto, ma per ovviare a problemi di vario tipo (sacchetti che si fondono con i peperoni bagnati, contatto degli alimenti caldi con plastica o carta trattata chimicamente…..), una volta pronti ho messo i peperoni in una zuppierina e ho coperto tutto con un piatto in modo che il vapore rimanesse all’interno. Quando sono tiepidi (io li ho abbrustoliti nella pausa pranzo e li ho cucinati la sera), apriteli, togliete il picciolo con tutti i semini e i filamenti bianchi, ricordando di conservare il succo che rilasciano durante l’operazione. Fate dorare lo spicchio d’aglio in una padella con due cucchiaini d’olio a fuoco basso (Izn docet), nel frattempo tagliate i peperoni a cubetti e tritate il filetto di alice molto finemente. Aggiungete quest'ultima all’olio con l’aglio e lasciate sciogliere sempre a fuoco dolce.
Unite i peperoni, regolate di sale, alzate leggermente la fiamma e fate insaporire, togliete l’aglio, sfumate con il vino bianco e fate evaporare. Quando il sugo inizia ad asciugare versate l’acqua rilasciata dai peperoni. Unite anche un pizzico di peperoncino secondo il vostro gusto. Mentre il sugo cuoce, fate tostare i pinoli in un padellino antiaderente finché non prendono colore e sprigionano il loro caratteristico profumo.
Scolate la pasta al dente, fatela insaporire nella padella con il sughetto, mantecate con il pecorino e, a fuoco spento, aggiungete il prezzemolo tritato, i pinoli e due cucchiaini di olio evo..