venerdì 31 dicembre 2010

IL PANETTONE DELLA SOCIA

ANZI NO, DI ADRIANO!

il panettone della socia

Riemergo per un momento dal mio bozzolo ovattato di serie tv e libri per farvi gli auguri, ho saltato quelli di Natale causa temporaneo ottenebramento delle mie facoltà fisiche…giuro, sono arrivata al 25 dicembre stremata. Niente bilanci dell’anno che è passato, niente liste di buoni propositi che non manterrò, niente desideri che so irrealizzabili, ma solo l’augurio che il 2011 possa essere un anno se non felice almeno migliore del 2010.

Per festeggiare vi lascio con le immagini della mia creatura natalizia, di cui vado molto fiera, niente biscottini, cremine golose o barattolini, quest’anno mi sono dedicata solo a lui, un meraviglioso panettone che mi ha soddisfatto in pieno, morbido e profumatissimo. Una faticaccia immane anche con la planetaria (se qualche pazzo fra di voi è riuscito a produrlo impastando a mano, tanto di cappello, mi prostro adorante a suoi piedi), quasi temevo che il mio prezioso Kitchenaid ci lasciasse le penne!. La ricetta è ovviamente di Adriano, seguita alla lettera (raccomando di portare pazienza ma leggetevi anche i commenti), tranne per l’uvetta che ho diminuito perché in famiglia non siamo particolarmente amanti, sono riuscita a portare il burro a 400 gr invece di 350 e mi riprometto pure di fare la versione più ricca l’anno prossimo!. Unico lato negativo: al momento di inserire il burro nel 4° impasto ho dovuto spezzarlo in due parti perché la ciotola del KA è troppo piccola e l’impasto si avvolgeva oltre il gancio inglobando il supporto modello blob… quindi doppia fatica e impastamento finale con uvetta e canditi (sì anche quelli home made) a mano per amalgamare i due impasti. Senza contare la mezzora di pulizia finale per togliere i pezzi di pasta infilati in ogni anfratto possibile della planetaria. Tanto che alla fine mi sono chiesta ma chi me l’ha fatto fare??..il problema è che sapevo già la risposta!!

Forse ho esagerato un po’ con il quadro apocalittico, in realtà il panettone è fattibilissimo, ci vuole solo un po’ di attenzione, tanta pazienza e non solo per le 10 ore di lievitazione finale (guarderete gli stampi del panettone in lievitazione nel forno a 30° con più intensità del vostro film preferito sul megaschermo), una buona dose di passione e un weekend libero!

il panettone della socia

Un brindisi virtuale a tutti quelli che continuano a passare da queste parti, a quelli arriveranno, a chi non passerà più…un grosso abbraccio!

martedì 21 dicembre 2010

FRANGIPANE SPEZIATO ALL'OLIO

crostatine frutti di bosco con frangipane saraceno speziato all'olio extravergine

Sabato il mio blog ha compiuto due anni di vita. Non mi ero dimenticata, ne ero ben cosciente, ma ero presa da impastamenti impegnativi e con la testa persa altrove. Confesso che ho persino pensato di lasciarlo passare in sordina, saltare tutti i festeggiamenti e passare direttamente alla befana con questa ricetta (sono tre settimane che tento di finire il post)......è stato un secondo anno strano questo per la cucina della socia e non ero sicura di volerlo festeggiare ma qualcuno di mia conoscenza mi ha detto una cosa che mi fatto pensare, in un momento di crisi mistico-lavorativa:

beh tu hai aperto un blog!

Sul momento l’ho presa come una scusa per confortarmi, tanto non serve a nessuno ..però poi ripensandoci mi sono detta che, sì non servirà a niente e nessuno, ma l’ho creato io, da sola, dal nulla e continuo a ricrearlo ogni giorno anche se non posto e questo non è proprio niente. Un piccolo augurio di Blogcompleanno se lo merita pure la mia creatura. (postilla: credo che se continuo così quando compirò quarantanni nel 2011 avrò già ampiamente sfangato la classica crisi degli ‘anta della serie: non ho combinato niente nella mia vita)

Per fortuna avevo pronte queste tortine giuste giuste x festeggiare, immaginatele con le candeline sopra., quindi vi lascio con il post che era già praticamente pronto perchè anche se non sembra la socia continua a imperversare in cucina!

La mia cronica tendenza alla letargia invernale sta lasciando i suoi effetti nefasti anche sul blog, probabilmente in una vita precedente ero un orso o altro simpatico animale che al reintegro dell’ora solare si rifugiava nella sua tana fino a primavera. Che poi a ripensarci non è che me ne stia con le mani in mano, anzi la settimana è il solito delirio ma nel weekend crollo in stato catatonico, se questo è l’andazzo dopo il delirio prenatalizio non oso pensare in cosa mi trasformerò durante le vacanze (ammesso e concesso che me le lascino fare).....

Ovviamente la ricetta è fuori tempo massimo, giusto per non smentirmi sennò poi vi preoccupate, perché sì, quei fruttini colorati che vedete nella foto sono proprio lamponi e more e che non vi venga in mente di dirmi che li trovate al supermercato perché vi bacchetto subito!! Quindi le soluzioni sono due, o tenete la ricetta in serbo per il 2011 oppure, molto più saggiamente, usate le pere o le mele di stagione e andate via tranquilli, anche perché il profumo delle spezie è proprio in tema per oggi che è il primo giorno d’inverno!

Il mio primo impatto con il frangipane non è stato molto felice, la ricetta che ho usato non era equilibrata e sicuramente troppo burrosa per i miei gusti, ma l’idea di riprovarci, magari con l’olio, mi è sempre rimasta in testa. Finché un giorno non ho visto queste crostatine e ho subito deciso che con le giuste proporzioni e una sbirciatina al libro di Montersino avrei ottenuto il risultato che volevo. Nel frattempo studiando i meravigliosi libri francesi di pasticceria acquistati con la consulenza di Edda ho pure scoperto che la crema frangipane come la intendiamo noi è in realtà la base mandorlata da miscelare alla crema pasticcera per ottenere il vero frangipane!

Ovviamente non potevo accontentarmi di fare la versione all’olio, mi sono sentita in dovere di personalizzarla, di dargli quel tocco rustico che amo particolarmente nei dolci. E le spezie? …avevo già deciso tutto, farine, frutti, olio, poi la sera prima di cucinare mi è venuta l’illuminazione mentre mi spalmavo una crema per le articolazioni che profuma intensamente di cannella e zenzero……se ci penso mi sbatto per terra dal ridere ancora adesso!!

CROSTATINE CON FRANGIPANE SPEZIATO SARACENO AI FRUTTI DI BOSCO

crostatine frutti di bosco con frangipane saraceno speziato all'olio extravergine

Ingredienti per circa 4 crostatine da 10 cm di diametro:

pasta frolla

200 gr di farina 00

100 gr di burro

65 gr di zucchero di canna grezzo chiaro

1 uovo

1 pizzico di sale

rum qb

crema frangipane

30 gr di farina di grano saraceno fine

60 gr di mandorle con la pelle macinate finemente

60 gr di zucchero di canna mascobado macinato

20 gr di olio extravergine delicato

20 gr di olio di mandorle*

1 uovo

1 cucchiaino di cannella in polvere

½ cucchiaino di zenzero in polvere

¼ cucchiaino di chiodi di garofano macinati

1 punta di lievito naturale (cremor tartaro già addizionato di bicarbonato)

lamponi e more per guarnire

Impastate la frolla con il procedimento che preferite, io impasto sbriciolando velocemente farina sale e burro, poi aggiungo lo zucchero, infine il tuorlo ed eventualmente un goccio di rum per amalgamare. Formate una palla, coprite con pellicola e ponete in frigo per almeno mezzora.

Per il frangipane all’olio: in una terrina montate l’uovo con lo zucchero finche non sarà gonfio e spumoso, unite la mandorle, la farina setacciata con il lievito e le spezie mescolando delicatamente. Infine aggiungete gli oli a filo mescolando fino a completo assorbimento, risulterà un composto consistente ma spumoso.

Stendete la frolla abbastanza spessa e rivestite 4 stampini tondi precedentemente imburrati e infarinati. Disponete i frutti bosco nelle crostatine, mettendo una mora al centro e i lamponi a raggiera, circa 8 per ognuna. Per ultima distribuite la crema frangipane nei gusci, versandola poco per volta con un cucchiaio fino a coprire i frutti di bosco, ma senza esagerare perchè si gonfierà in cottura. Infornare a 180° per circa 25-35 minuti.

*io l’ho messo perché l’avevo in casa ma visto il costo potete tranquillamente sostituirlo con quello d’oliva.