sabato 25 aprile 2009

TORTA PER IL 25 APRILE E PREMI PER TUTTI!


Questa volta non ho resistito!
Mercoledì ho comprato il numero di maggio di Sale & Pepe fresco di stampa con un meraviglioso allegato… negli ultimi mesi in compagnia della rivista ci sono questi librini, che non sono le solite (ma sempre apprezzabilissime) raccolte di Sale & Pepe, bensì edizioni speciali di Guido Tommasi, Luxury books, etc..e sono veramente ottimi, ne ho già diversi che occupano la mia personale biblioteca di cucina (tra cui segnalo i due meravigliosi librini sulle uova di Michel Roux!)
Quello di maggio è “in cucina con gli amici” (Luxury books) con tante ricettine sfiziose da mangiare con o senza amici, e nella sezione dolci mi ha colpito questa torta, un po’ perché nell’impasto c’era solo il cacao, ma soprattutto, diciamolo, per la meravigliosa foto (che non ho nemmeno lontanamente tentato di replicare..ovvio!)
Per due giorni ho pensato a tutte le possibili varianti del caso, tipo pistacchi al posto delle noci, passito invece del cognac…e poi ieri sera, con i miei soliti orari da animaletto notturno, mi sono messa a prepararla alle 21.tipo che alle 23,30 ero lì che spalmavo la ganache….
E stamattina ci ho fatto colazione..sìssì, proprio con la fettazza della foto! un bel modo di festeggiare il 25 aprile, che con la culinaria non ci azzecca proprio, anzi è una festa seria e importantissima anche se spesso sminuita del suo significato, ma almeno celebriamola a dovere!

TORTA AL CACAO, NOCI E CANNELLA

Ingredienti:
50 gr di cacao (io ho usato
El Ceibo del CTM)
125 gr di burro bio morbido tagliato a cubetti
210 gr di
zucchero di canna integrale mascobado
3 uova bio
200 gr di farina bio
2 cucchiaini rasi di cannella in polvere
3 cucchiai di rum
10 gr di cremortartaro

Per la copertura:
200 gr di cioccolato fondente
150 ml di panna fresca
1 cucchiaio di rum
100 gr di noci bio tritate grossolanamente

Imburrate e infarinate uno stampo da 24 cm di diametro e mettete in frigorifero. Versate il cacao in una ciotola, passandolo al setaccio, aggiungete 200 ml di acqua bollente e mescolate fino a quando diventa soffice. (la ricetta dice 110 ml ma il cacao assomigliava di più ad un blocco di creta, altro che soffice!)
In una terrina montate il burro e lo zucchero con le fruste elettriche, aggiungete le uova una alla volta mescolando sempre con le fruste, infine unite la farina, la cannella, il composto di cacao e il rum(originale cognac). Quando è tutto ben amalgamato, unite il lievito setacciato mescolando bene con una spatola. Versate il composto nella teglia , sbattendola per livellare il tutto, e infornare a 180° per circa 40-45 min. (prova stuzzicadenti, ovviamente)
Appena è tiepida sfornare la torta su una gratella, facendo molta attenzione perché è molto morbida!
Mentre si raffredda, preparate la ganache: tritate finemente il cioccolato e versatelo in una ciotola resistente al calore, portate la panna a d ebollizione,versatela sul cioccolato e lasciate riposare un minuto. Mescolate fino a che otterrete un composto omogeneo e senza grumi, unite il rum e lasciate raffreddare a temperatura ambiente, mescolando ogni tanto. La ricetta prevede di versare la ganache così, ma io ho preferito montarla, quindi ho riposto il tutto in frigo per circa 20 min e poi ho montato con le fruste elettriche.
Infine spalmate la ganache su tutta la superficie della torta aiutandovi con una spatola, cospargere la parte superiore con le noci.
Molto soddisfatta del risultato, per consistenza, sapore e cottura(lievitata benissimo, con fantastiche crepe sulla superficie che ho dimenticato di fotografare!)

Ora passo a ritirare e girare tutti i premi che mi avete gentilmente donato!

Allora grazie a
Pagnottella per i tre premi!


Il primo lo giro a Cristina B, Cri e Genny
Aggiungo anche i miei 8 buoni propositi:
1. mettermi seriamente a dieta e perdere una taglia
2. imparare a fotografare.
3. leggere almeno un libro a settimana come ho sempre fatto
4. imparare ad usare qualche ingrediente nuovo in cucina
5. ascoltare moolta + musica
6. imparare a non prendermela troppo per i problemi sul lavoro
7. usare più spesso la bici
8. viaggiare il più possibile!

Il secondo a
Cuoca precaria, Lo e Mika

Il terzo lo dedico un po’ a tutte/i che m’ispirate quotidianamente

E grazie anche a
Art per questo premio


che dono a
Pagnottella, Susina e Dada
alcune di voi hanno già ricevuto questi premi ma siete le prime a cui ho pensato quando mi hanno girato i premi per cui ve li pigliate ugualmente!
Buona festa della Liberazione!

martedì 21 aprile 2009

LA SOCIA DISPERSA

Sono talmente latitante dal blog che ormai mi davo per dispersa da sola! Quindi ora vi beccate senza ombra di dubbio il papiro riassuntivo ..ma potete anche saltare direttamente alla ricetta!
Queste ultime due settimane sono state un po’ strane.. prima di Pasqua avevo un po’ di lavori arretrati che avevo trascurato e poi il terremoto in Abruzzo mi ha lasciato particolarmente stranita e colpita..avrei voluto postare qualcosa, manifestare solidarietà, ma non sono molto brava a formulare i miei pensieri in queste occasioni…
Il venerdì mi ero pure lanciata sui fornelli in una produzione culinaria per la cenetta prepartenza, per la sospirata vacanza pasquale dopo millenni che la passavo a casa, ma ho avuto giusto il tempo di infornare e poi si è scatenato il delirio di telefonate di lavoro, neanche partissi per mesi di vacanze ……
Ho passato 3 splendidi giorni tra Lucca, Garfagnana e Versilia…la Toscana è sempre la meta giusta per rilassarsi e riempirsi gli occhi (anche la pancia, eh…) di meraviglie….merito anche del B&B in cui siamo stati ospiti, un angolo di pace vicino a Lucca veramente ospitale, la camera con tante piccole sorprese che hanno reso piacevole il nostro breve soggiorno! Una menzione speciale ai due “locandieri”, due persone speciali. Se capitate in zona ve lo consiglio caldamente!
Insomma sono tornata talmente rilassata che sono rimasta in fase down per tutta la settimana, svogliata e come intorpidita, però in compenso ho finalmente ripreso a leggere le pile di libri che giacciono in casa da Natale(e quando dico pile intendo pile!!).
Finalmente venerdì sera mi ha ripreso il guizzo dello chef, complici l’avvistamento dei primi pomodori decenti della stagione e le mie piantine di basilico che crescono in modo esponenziale (sono ancora piccole ma ne ho rubata qualche fogliolina per l’occasione) ed ecco qui il risultato:

FETTUCCE RICOTTA PANCETTA POMODORO


Ingredienti x 4 persone:

320 gr di fettucce Garofalo (specifico perché questo formato per ora lo trovo solo di questa marca)
165 gr di pancetta tesa tagliata in una sola fetta
190 gr di ricotta fresca
3 pomodori tipo perini abbastanza sodi
Olio evo
Sale, pepe nero
basilico

Pulite i pomodori dai semi interni, tagliateli a cubetti e conditeli in una ciotola con poco olio e sale, lasciate insaporire mentre cuoce la pasta. In una terrina lavorate la ricotta a crema con due o tre cucchiai di olio, un pizzico di sale e un un paio di cucchiai di acqua di cottura della pasta, mescolate con una frusta fino a ottenere una cremina fluida ma densa. Quando la pasta è quasi a cottura (circa 3-4 minuti prima) fate scaldare una padella antiaderente che possa contenere le fettucce, unite la pancetta tesa tagliata a striscioline (o cubetti) per farla diventare ben croccante (attenzione a non bruciarla!). Scolate la pasta, fatela insaporire nella padella con la pancetta a fuoco vivo, abbassate al minimo e unite la crema di ricotta, spadellando magari con l’aiuto di un forchettone per amalgamare il tutto. Spegnete il fuoco, aggiungete i pomodori con il loro condimento, qualche foglia di basilico spezzato e una bella macinata di pepe.
Importante: la ricotta va aggiunta a fuoco bassissimo, altrimenti si raggruma e a mio parere perde la sua nota fresca che si accompagna piacevolmente alla pancetta.

Ah..vi lascio anche la prima fotina del mio basilico, risale a 10 giorni fa!

domenica 5 aprile 2009

….. LA SAGA CONTINUA: LA DEGUSTAZIONE DI FORMAGGI VOL 1

Ebbene sì, non paghe dei dolci abbiamo rilanciato con una degustazione di formaggi…. (e altro), tranquille non ho trasformato la mia casa in un caseificio, sarebbe eccessivo fare il mastro casaro…in compenso la cucina si è immedesimata nel mulino bianco ed io sono diventata per un pomeriggio il vostro fornaio di fiducia, essendomi occupata essenzialmente della fornitura di prodotti da forno per l’accompagnamento dei suddetti latticini..
Come al solito ho esagerato un filo (in realtà per modo di dire visto che non è avanzato niente..) e nell’indecisione sulle ricette da preparare ho finito per sfornare ben 4 tipi tra focacce, crackers e grissini!
Eccovi qui la prima produzione e secondo me la meglio riuscita, forse xchè già collaudata! o forse per merito delle noci biologiche veramente favolose? Caldamente consigliata anche da Paola, pare che abbia addirittura poteri terapeutici per curare mal di testa!
a proposito, forse un giorno vi dovrò anche spiegare chi sono queste socie……

FOCACCIA DI FARRO E NOCI

Ingredienti:
300 gr di farina di farro integrale (la mia era bio macinata a pietra.)
200 gr di semola di grano duro bio
150 ml di latte
170 ml di acqua tiepida
150 gr di gherigli di noci bio
2 cucchiai di olio evo
12 gr di lievito di birra fresco
2 cucchiaini di malto
1 cucchiaio raso di sale

Per la salamoia:
5 cucchiai di olio evo
4 cucchiai di acqua
½ cucchiaio di sale grosso pestato nel mortaio.

Tritare grossolanamente le noci sbriciolandole a mano oppure usando una mezzaluna, comunque non nel mixer, devono esserci dei bei pezzettini. Sciogliere il lievito di birra con metà del latte fatto leggermente intiepidire, aggiungere il malto e l’olio. Quando tutto è ben amalgamato, aggiungere il resto del latte tiepido e 150 ml di acqua tiepida. Incorporare le farine poco alla volta, poi le noci. Impastare un pochino il tutto per qualche minuto, infine aggiungere il sale, continuando a lavorare la pagnotta, aggiungendo eventualmente ancora un po’ di liquido. Alla fine fare due giri di pieghe (di Adriano, ovvio), e con le mani formate una palla. Mettere l’impasto in una grande ciotola unta di’olio, coprire con un telo umido e fare riposare in un luogo riparato fino al raddoppio (a temperatura ambiente ci sono volute due ore). Raggiunta la lievitazione, prendere l’impasto e, senza lavorarlo troppo stenderlo in una teglia ben unta d’olio (con queste dosi io ho usato la teglia del forno). Fare riposare ancora per circa 30 min coperta da un telo, passato questo tempo, distribuire la salamoia sulla superficie, creando delle fossette con le dita, riposare ancora per 30 min, infine infornare a 250 gradi per 12 minuti circa. Di solito io uso la funzione ventilato, ma dipende dal forno che usate.