lunedì 20 settembre 2010

LA NON TORTA DI COMPLEANNO e....

torta bassa di mirtilli

Avvertenze per l’uso: questo post è sfasato sia temporalmente sia culinariamente…

Ma un post normale al posto giusto e nel momento giusto no? Ebbene, avrei dovuto pubblicarlo esattamente una settimana fa per festeggiare il mio 39simo (aargh!!) compleanno e invece non solo arrivo oggi causa problemi di rete e annessi ritardi, ma non paga, manco una delle due torte di compleanno che ho cucinato mi sogno di pubblicare! Arriveranno anche loro, ma la prima era un esperimento, ben riuscito ma da perfezionare (nel senso che non era esattamente il sapore e la consistenza che avevo in mente), la seconda è sparita direttamente nelle pance dei mie colleghi prima di poter posare per un servizio fotografico.

Finalmente connessa con internet (sul mio cervello non posso confermare), non sono in grado di garantire fino a quando; pare infatti che stia manifestando seri sintomi da "Agata e la tempesta"…nell’ordine nell’ultimo mese i miei superpoteri si sono manifestati così:

- Acquisto l’agognato hard disk multimediale che dovrebbe leggere qualsiasi file esistente, lo monto lo installo carico qualche file e …niente! Al momento del play, schermo nero. Riprovo più volte lanciando insulti nell’etere ma niente da fare, riporto l’oggetto in negozio per sostituirlo e mi parte un ora tra aspettare che il commesso si liberi, faccia le prove e collaudi il pezzo sostitutivo.

- Passo un intero weekend con il salvavita che salta in media 4-5 volte al giorno per motivi inspiegabili (ndr: l’impianto risale a 5 anni fa, è perfettamente a norma, tarato per funzionare con tutti gli elettrodomestici accesi); il lunedì (perché ovviamente queste cose accadono di sabato e domenica) scopro che il falegname nel montare le mensole in cucina ha beccato con precisione millimetrica il filo elettrico bianco che collega tutta la casa.

- Il pc non si connette più a internet, indagando si scopre che non è la linea non è il modem ma la scheda di rete è defunta e ovviamente devo aspettare una settimana prima che il tecnico possa intervenire…

- In ufficio improvvisamente lo schermo del computer del capo impazzisce senza che nessuno l’abbia toccato. Io sono nell’ufficio confinante e inizio a preoccuparmi..

- La tv in soggiorno dopo quasi undici anni di onorato servizio, inizia a mostrare sintomi di psichedelica acuta, virando dal verde salvia al rosa baby, passando al viola, all'arancio finché sabato diventa prima verde fosforescente e quindi fucsia acceso, tipo che se fissi lo schermo per più di due minuti, cadi in trance e hai le visioni. Ora al suo posto campeggia un 40” led, ma il mio conto banca è notevolmente alleggerito (addio stivali nuovi) e sinceramente io procedevo tranquilla con il tubo catodico ancora per un po’.

Sconsiglio vivamente di passare a Piacenza con marchingegni tecnologici. (Valentina sei avvertita!)

Comunque una torta c’è, cucinata anche questa a ripetizione causa acquisto compulsivo di enormi quantità di mirtilli e sparizioni “inspiegabili” della torta. Ricetta cercata da tempi immemori, sul ricordo di un dolce di mirtilli basso ma non focaccioso e trovata qui. Tradotta a braccio, soprattutto nelle dosi (io questa cosa inglese delle unità di misura diverse la devo ancora capire, forse perché con i cup ci litigo ancora), perplessa dalla consistenza a crudo, aggiustata un pochino nelle dosi e nei profumi (nell’originale c’è la cannella), si è scoperta essere meravigliosa, morbida e profumatissima..penso tuttora a come potrebbe diventare usando la panna! Chi vuole provare?

TORTA MORBIDISSIMA AI MIRTILLI E VANIGLIA

torta bassa di mirtilli

Ingredienti:

240 ml di latte parzialmente scremato

1 bacca di vaniglia

180 gr di burro morbido

120 gr di zucchero grezzo di canna chiaro

60 gr di mascobado

3 uova

200 gr di farina 00

40 gr di amido di mais

1 bustina di cremor tartaro

Scorza di un limone

3 cestini di mirtilli freschi (375 gr)

1 cucchiaio di zucchero grezzo di canna chiaro

Incidete la bacca di vaniglia, estraete i semini e lasciate in infusione il tutto nel latte caldo. Mentre s’intiepidisce montate il burro morbido (non fuso) con gli zuccheri finché diventa gonfio e spumoso (se non avete il braccio bionico consiglio vivamente le fruste elettriche), quindi aggiungete un uovo alla volta, mescolando con le fruste, unendo l’altro solo quando il primo è ben amalgamato. In una terrina mescolate la farina, l’amido di mais, il lievito setacciati e la scorza di limone. Incorporate prima parte del latte (dal quale avrete eliminato la bacca) al composto burro-zucchero-uova, alternandolo al mix di farine e lievito, mescolando delicatamente. Versate il composto in uno stampo basso rettangolare da 34x27cm precedentemente imburrato e infarinato. Cospargete uniformemente la superficie con circa la metà dei mirtilli, che affonderanno in cottura. Infornate a 180° per circa 12 minuti, estraete e distribuite sulla torta i mirtilli restanti mescolati al cucchiaio di zucchero, reinfornate e cuocete per circa 30-35 minuti. Lasciate raffreddare, tagliate a quadrotti e servite. L’impasto è abbastanza liquido quindi tende ad attaccarsi un pochino sul fondo che rimane umidiccio, di solito uso una spatola per servirla per evitare che sformandola intera si rompa, rimanendo molto morbida e bassa.

torta bassa di mirtilli

martedì 7 settembre 2010

TEMPISMO PERFETTO?

pasta fredda zucchine

In senso ironico ovviamente…mentre scrivo c’è un cielo grigio e buio che manco a novembre…ma io sono sempre fuori tempo e vi propongo una pasta, fredda of course!

Oggi mi sono arresa alla scarpa chiusa (io e le mie irrinunciabili infradito, se non rischiassi il congelamento le metterei pure d’inverno), munita di trench e armata di ombrellino tattico, sono uscita a sfidare l’aria gelida e addirittura pare che domani dovremo andare a lavorare pagaiando…

In effetti, ormai è più tempo di zucche che di zucchine…ma io non sono ancora dell’umore per zuppe calde e cibi autunnali, ho una gran voglia di porcini e mirtilli sì, però sguazzo ancora con somma gioia in pomodori, melanzane e basilico e una pasta fredda me la mangio ancora volentieri magari per una bella cenetta per salutare l’estate con gli amici.

La ricetta in questione è lista d’attesa da un anno, temo fortemente che mi denunci per inadempienze contrattuali,quindi non avete scampo (e pensandoci bene volendo si potrebbe trasformare in un sughetto caldo con qualche piccolo barbatrucco)

INSALATA DI ORECCHIETTE ALLE ZUCCHINE E POMODORO AL PROFUMO DI ALICI


pasta fredda zucchine

Ingredienti (quantità rigorosamente a occhio):

orecchiette di semola (o altra pasta corta)

zucchine

pomodori maturi ma sodi

scamorza

pecorino romano

rosmarino

alici sottolio

olio extravergine d’oliva

sale e pepe nero

Lessate la pasta in abbondante acqua salata, scolatela bene al dente e passatela sotto l’acqua fredda per fermare la cottura. Versatela in una zuppiera, condite con un giro d’olio e fate raffreddare. Nel frattempo tagliate la scamorza, il pecorino a romano e i pomodori a cubetti piccoli e tenete da parte. Tagliate a dadini molto piccoli anche le zucchine e fatele saltare a fuoco vivace in una padella unta d’olio, continuando a mescolare finché non sono cotte ma ancora croccanti. Tritate finemente le alici sgocciolate e il rosmarino. Unite i vari ingredienti nella zuppiera della pasta, mescolate delicatamente, regolate di sale e infine condite con un ottimo olio extravergine e pepe nero macinato sul momento. Lasciate riposare in frigorifero coperto da pellicola.

venerdì 3 settembre 2010

QUATTRO MESI

torta di ricotta

4 mesi? Veramente sono 4 mesi che non scrivo sul mio blog? Vi prego ditemi che ho viaggiato nel tempo e mi sono teletrasportata 4 mesi avanti x sbaglio…..perché no, non ho vinto al superenalotto e mi sono trasferita ai caraibi (credo che mi sarei accorta di essere improvvisamente multimilionaria..) e no, non sono stata rapita dagli alieni per vani e peraltro inspiegabili esperimenti sulla psiche delle foodblogger.. (sì, sto guardando troppi telefilm, lo confesso spudoratamente e ne vado fiera ..sono senza ritegno)
Qualcuno si è chiesto che fine avessi fatto o addirittura si è preoccupata della mia salute (mentale, suppongo) perseverando nella mia assenza dal web e forse qualcuno si è chiesto cosa stessi architettando (!) non che ci sia un motivo vero e proprio da spiegare: dopo un mese di maggio senza respiro mi sono ritrovata con pochi stimoli culinari e la mia atavica pigrizia ci ha messo lo zampino. Avete presente quando avete scritto e riscritto lo stesso post ma solo nella vostra testa e la sola idea di mettervi al computer e dargli una forma reale vi inorridiva? (odio scrivere con il computer, sarà che sono interdetta e pure lentissima ma necessiterei di connessione wi-fi dal mio cervello al computer con programmino autoscrivente post in omaggio…. (troppi telefilm si diceva?)
E infine ammettiamolo, tenere un blog di cucina quando si lavora a tempo pieno è un impegno, non solo per il tempo fisico e mentale di pensare, creare, fotografare e postare la ricetta ma anche tutto il suo contorno: passare weekend immersi nella consultazione di libri, le pause pranzo, le notti alla ricerca di ricette, idee e soprattutto seguire e commentare i nostri blog preferiti e possibilmente scovarne di nuovi e incantevoli per il sano gusto di complicarci la vita! Tutto meraviglioso e stimolante e adoro ancora farlo, amo stupirmi per le foto e le ricette dalle più semplici alle più strabilianti, amo la gioia che provo quando le mie blogger preferite pubblicano un nuovo post e questo credo che non cambierà mai, ma questo si traduce nel passare tutto il mio tempo libero o quasi a dedicarmi esclusivamente alla cucina. Forse l’entusiasmo iniziale è scemato un poco, è un mio difetto tuffarmi a capofitto modello full immersion nelle mie passioni e questa è una conseguenza inevitabile, la passione c’è e rimane ma in questi mesi ho ricominciato a dedicare tempo agli altri miei amori, come libri, film, telefilm (sorry), arredamento, colori, magari prima o poi riprenderò pure ferri e gomitoli!
..La socia ritorna, con calma, apporterà qualche piccolo cambiamento nel vestito, sicuramente posterà in modo incostante, leggerà i blog (e quando mai ha smesso di farlo?), magari commenterà saltuariamente e perderà tutti i contest possibili …..mi pigliate così come capita?
Mentre decidete cosa farne di questa pazza foodblogger inizio la nuova era con calma, con la ricetta che ho in mente di postare da 4 mesi: una torta semplice, facilissima che ho cucinato in modalità repeat, ribattezzata dal marito “la torta criminale” perché a suo dire per poterla cucinare sarebbe necessario il porto d’armi (!).
La ricetta originale la potete trovare qui e qui
TORTA DI RICOTTA CRIMINALE

torta di ricotta


Ingredienti*:
270 gr di ricotta di pecora
200 gr di zucchero di canna chiaro
Scorza grattugiata di un limone
3 uova
Succo di un limone
2 cucchiai di olio extravergine taggiasco (oppure 20 gr di burro fuso)
250 gr di farina 0
1 bustina (18gr) di cremor tartaro
Armatevi di fruste elettriche, prendete una ciotola dai bordi alti (altrimenti vi ritroverete la cucina tatuata) in cui metterete lo zucchero, la scorza di limone e la ricotta setacciata o lavorata con un cucchiaio. Montate con le fruste a velocità media e continuate finché il composto da bricioloso diventerà una crema. Aggiungete un uovo alla volta sempre amalgamando bene con le fruste, unite il succo di limone e infine l’olio. Quando quest’ultimo è ben incorporato eliminate le fruste, brandite un cucchiaio e iniziate ad amalgamare la farina e il lievito setacciati, lavorando il meno possibile come per i muffin. Versate il composto in una teglia diametro 24 precedentemente imburrata e infarinata. Infornate a 180° per 30 min, abbassate a 160° e cuocete per altri 10 minuti. Alla prova stecchino la torta risulta leggermente umida.
E poi ditemi se questa meraviglia non ha un sapore di qualcosa di conosciuto anche se è la prima volta che l’assaggiate!
Note: * le dosi che riporto sono quelle della mia versione preferita, nulla vieta (sperimentato realmente, fidatevi) di usare ricotta di capra, di mucca o addirittura quella addizionata con panna, di usare un uovo in meno se vi siete dimenticate di comprarle, di omettere la parte grassa perché vi siete distratte un attimo, di dimezzare il succo di limone o di arricchirla con quello che vi viene in mente ..pezzetti di cioccolato, mirtilli, pesche…
Vi ho ingolosito abbastanza?