sabato 30 gennaio 2010

La mia vita nei titoli dei miei libri preferiti

Ebbeni sì, mi sono sentita in dovere in quanto propagatrice inconsapevole nella blogsfera di questo giochino-meme contagiosissimo, passatomi via Facebook!
Dopo aver visto con quanto entusiasmo prima Fiordisale e poi Stella lo hanno condiviso sui loro blog, pure io non mi posso esimere di postare la mia personale versione (e vi avverto ci sono anche le versioni cinematografiche e musicali....)
quindi invece di leggervi la ricetta del giorno, questo weekend prendete penna e quadernetto e cercate i vostri titoli del cuore: il gioco è facile dovete abbinare a ogni frase il titolo di un libro (possibilmente letto).

il giochino-virus si passa anche solo leggendo quindi consideratevi tutti invitati a farlo! buon weekend


SEI UN UOMO O UNA DONNA?
la donna abitata (Gioconda Belli)

DESCRIVITI:
l'ultima della sua specie (Sigrid Nunez)

COME TI SENTI?
per sempre giovane (Gianni Biondillo)

DESCRIVI DOVE VIVI AL MOMENTO:
nel paese di tolintesac (Cristiano Cavina)

SE POTESSI ANDARE OVUNQUE, DOVE ANDRESTI?
antigua vita mia (Marcela Serrano)

COSA AVRESTI VOLUTO FARE DA GRANDE
il mago di Oz (Lyman Frank Baum)

LA COSA CHE TI FA SOFFRIRE MAGGIORMENTE
la bestia nel cuore (Cristina Comencini)

UNA COSA CHE NON FARAI MAI
viaggio al centro della terra (Jules Verne)

TU E IL/LA TUO/A MIGLIOR AMICO/A SIETE..?
piccole donne crescono (Louise May Alcott)

COSA TI MANCA
pane e acqua di rose (Marsha Mehran)

LA STAGIONE IN CUI TI SENTI PIU' VIVO
il tempo delle farfalle (Julia Alvarez)

MOMENTO PREFERITO DELLA GIORNATA
twilight (Stephanie Meyer)

SE LA TUA VITA FOSSE UNO SHOW TELEVISIVO, COME SI CHIAMEREBBE?
la mia famiglia e altri animali (Gerald Durrell) -...mmm questa starebbe a pennello anche a qualcuna di mia conoscenza...

CHE COS'È LA VITA PER TE?
la scuola degli ingredienti segreti (Erica Bauermeister)

UN ANNO CHE NON SI PUO' DIMENTICARE
cent'anni di solitudine (Gabriel Garcia Marquez)

LA TUA RELAZIONE:
la storia infinita (Michael Ende)

HAI PAURA DI?
gli effetti secondari dei sogni (Delphine de Vigan)

IN ALCUNI MOMENTI TI SENTI...
sprecata (Marya Hornbacher)

UN LUOGO IN CUI NON SEI MAI STATO
il paradiso degli orchi (Daniel Pennac)

MEZZO DI TRASPORTO PREFERITO
in vespa (Giorgio Bettinelli)

QUAL È IL MIGLIOR CONSIGLIO CHE TU POSSA DARE?
non buttiamoci giù (Nick Hornby)

UNA COSA DI CUI SEI CONSAPEVOLE
tuttalpiù muoio (Filippo Timi)

OGNI TANTO PENSI CHE...
chiudo il gas e vado via (Emily Barr)

DI COSA HAI BISOGNO IN QUESTO MOMENTO
Chocolat (Joanne Harris)

OGNI TANTO TI DOMANDI...
i sublimi segreti delle ya ya sisters (Rebecca Wells)

PENSIERO DELLA GIORNATA
fuori registro (Domenico Starnone)

SE POTESSI RIAVERE INDIETRO QUALCOSA DALLA VITA COSA VORRESTI?
l'età dell'innocenza (Edith Wharton)

IL TUO MOTTO
ogni cosa è illuminata (Jonahtan Safran Foer)

lunedì 25 gennaio 2010

Le Ricette che si fanno da sole!!!

orzotto pioppini e speck

Avete superato indenni il lunedì?

Per me è stata una giornata strana, lavorativamente parlando un po’ tesa, un po’ inconcludente, un po’ infreddolita (andare in giro per cantieri in questa stagione non è proprio il massimo), parzialmente finto-innevata (non so dalle vostre parti ma qui veniva giù una pseudo neve ghiacciata a più non posso..ovviamente hanno sparso chili di sale per tutte le strade, soprattutto in centro storico-zona pedonale dove di solito, quando nevica sul serio e sui cubetti di porfido si scivola che è una meraviglia anche con gli scarponi chiodati, manco per sogno lo si vede il suddetto sale…della serie: i misteriosi e incomprensibili eventi da allarme neve)

La settimana scorsa avevo ancora la carica di adrenalina dalla splendida giornata di domenica dedicata al brunch milanese organizzato da Laura al Sempione42, grazie a un felicissimo gruppo di foodblogger e simpatizzanti creato su Facebook “la compagnia del fornello”. Penso ancora che qualcuno avrebbe dovuto filmare il fantasmagorico gruppetto ciacolante composto insieme a Cristina, Lorenza con Gnoma, LauraaliasPippi e Valentina formatosi in mattinata in stazione centrale e proseguito con chiacchiera continuativa incorporata fino alla meta predestinata. (menzione speciale al coniuge comprensivo che mi ha accompagnato!) Sono tornata a casa con un’energia incredibile che mi ha sostenuta per tutta la settimana, nonostante i miei orariacci notturni causati soprattutto da residuati della famosa sindrome da telefilm (dovevo assolutamente vedere tutta la terza stagione di Heroes, non potevo resistere…a proposito adesso mi sento un pochino orfana, cosa mi consigliate di guardare?)

Quindi passiamo alle cibarie, per un inizio di settimana easy e slow vi propongo questa ricetta dedicata a mia cugina Monica, che ama lo speck, che è una bravissima cuoca, anche se lei ancora non lo sa……e che dice di amare particolarmente quelle che lei definisce “le ricette che si fanno da sole”! (salvo poi cucinare montagne di verdure alla griglia in piena estate sopra una piastra rovente e quelle se le perdi di vista un secondo si carbonizzano….)

Quindi ecco a voi la formula magica per una ricetta auto cucinante, modello minimo sforzo massimo risultato, mentre cuoce tutto, mi dedico ad altro (e qui tutto è concesso: telefilm, libro, settimana enigmistica, stirare, lavare o, se siete proprio malate e non negatelo, lo siete, cucinare una torta ….)

ORZOTTO PIOPPINI E SPECK

orzotto pioppini e speck

Ingredienti per due persone modello qb..cioè andate un po’ a occhio (nonché regola fondamentale per la buona riuscita delle ricette che si fanno da sole)

160 gr di orzo perlato

Pioppini a piacere

Circa due cucchiai colmi di Speck tagliato a striscioline

1 scalogno

1 spicchio d’aglio

Brodo vegetale rigorosamente senza glutammato (meglio ancora se home made, io non lo faccio praticamente mai quindi uso il brodo granulare biologico senza schifezze)

Olio

Sale

Pepe nero

Parmigiano grattugiato (ma non è indispensabile)

Vino bianco qb

In una casseruola fate appassire, a fuoco dolce e con poco olio extravergine, lo spicchio d’aglio schiacciato con lo scalogno affettato sottile. Appena diventa trasparente unite i pioppini tagliati a pezzetti (io ne ho tenuto qualcuno intero perché erano abbastanza piccoli così fanno anche un po’ di scenografia) e metà dello speck, fate saltare per pochi minuti a fuoco vivace, aggiungete l’orzo, fatelo tostare come per un risotto, sfumate con il vino bianco e quando la parte alcolica è evaporata versate tutto il brodo bollente (calcolate circa tre parti di brodo per una parte di orzo). A questo punto lasciate sobbollire a fuoco bassissimo fino a cottura dell’orzo (dai 30 ai 40 minuti secondo la qualità), aggiungendo un pochino di brodo se si asciugasse troppo. Regolate di sale se necessario, condite con olio extravergine, una macinata di pepe e parmigiano reggiano se vi va, ma è buonissimo anche senza.

Ovviamente nei 30-40 minuti di cottura potete imperversare nelle attività che preferite (vedi sopra), giusto dando un’occhiatina alla pentola ogni tanto e magari ricordandovi di mettere il timer con una suoneria funzionante. Se poi volete rendere la ricetta ancor + autocucinante munitevi di coinquilino volenteroso che affetti lo scalogno e tagli lo speck e il gioco è fatto!

venerdì 15 gennaio 2010

POST@ LA PAST@: PASTA E FAGIOLI ALLA PUTTANESCA

Post@ la Past@

Posto di corsa, con la palpebra calante e un piede già nel letto ma ci tenevo troppo a postare la mia ricetta, già pronta da 1 settimana, e non solo perché partecipa al contest dei Tzatziki con la collaborazione di Pasta Garofalo, che, per inciso, mi piace tantissimo!

Questa pasta ha una piccola storiella se vi va leggere i miei soliti deliri!

Non so come mai, ma dato che bisognava reinterpretare una pasta della tradizione avevo deciso che dovevo ispirarmi a qualcosa che avesse delle radici o nella mia tradizione gastronomica o nella mia famiglia…e qui sono andata un attimo in crisi perché:

a)panico totale, la tradizione piacentina in sostanza non prevede pastasciutta, a parte forse i tagliolini a porcini, per il resto noi si va di gnocchi, risotti e paste ripiene;

b) praticamente non cucino mai sughi tradizionali, invento, a parte pesto e cacio pepe;

c) anche nella mia famiglia niente sughi tradizionali, anzi la pasta si faceva spesso con sughi molto basici, solo quando ho avuto l’età della ragione e ho iniziato a spignattare è arrivata un po’ di varietà ma già allora sperimentavo.

..mumble..mumble..alla fine però mi sono ricordata di due sughetti della mia famiglia e ho pensato di incrociarli!

Ed ecco qui gli spaghetti alla puttanesca del mio babbo (che notoriamente era l’uomo dei vasetti, sottoli, conserve e marmellate erano il suo regno, ma ogni tanto si metteva ai fornelli per alcune pietanze che erano di sua totale esclusiva…chissà poi perché) con-fusi con la pasta e fagioli della mia nonna (in versione del tutto atipica, spaghetti interi non spezzati e un sugo rosso di borlotti bello denso, il piatto che cucinava sempre a noi nipoti e che mi piaceva da morire, ne sento ancora il sapore!)

Ovviamente ci ho messo un po’ del mio, cannellini invece dei borlotti, sugo bianco, però ho mantenuto lo spaghetto, anzi lo spaghetto alla chitarra, credo uno dei formati che preferisco in assoluto!

ed ecco cosa ne é uscito:

PASTA E FAGIOLI ALLA PUTTANESCA

Post@ la Past@

Ingredienti per 2 persone:

120 gr di spaghetti alla chitarra

70 gr di cannellini

4-5 filetti di alici sottolio

Olive taggiasche

2 spicchi d’aglio

1 rametto di salvia

1 foglia di alloro

Olio extravergine d’oliva

sale

1 pizzico di peperoncino in polvere

Mettete a bagno i cannellini in acqua fredda per 10-12 ore. In un tegame di coccio versate poco olio con la salvia e uno spicchio d’aglio schiacciato e sbucciato, fate soffriggere finché l’aglio sarà dorati. A questo punto togliete lo spicchio d’aglio, unite i fagioli ben scolati e fateli rosolare per pochi minuti, coprite con acqua, unite l’alloro e portate a ebollizione. Lasciate sobbollire per circa 35-40 minuti, finché sono cotti, quindi salate, eliminate gli aromi, prelevate circa un terzo dei fagioli e teneteli da parte. Frullate il resto con il minipimer, aggiungendo un cucchiaio d’olio ed eventualmente poca acqua per regolare la consistenza, cremosa ma fluida. Mentre fate cuocere gli spaghetti, fate scaldare l’olio con lo spicchio d’aglio schiacciato e sbucciato e quando è caldo unite le alici tritate, abbassate la fiamma la minimo e lasciate sciogliere bene le alici, quindi eliminate l’aglio, aggiungete le olive tagliate a pezzetti e un pizzico di peperoncino. Scolate la pasta, versatela nel coccio con la crema di cannellini scaldata a fuoco bassissimo e mantecate bene. Impiattate gli spaghetti, irrorateli con il composto olio-alici-olive e cospargeteli con i cannellini interi, mangiate!


Post@ la Past@

lunedì 11 gennaio 2010

Sono uscita dal Letargo!!

cake al caffè con mele e noci caramellate

..L’impressione è proprio quella, non so voi ma io ho vissuto le vacanze (e per vacanze intendo dal pranzo di natale in poi) praticamente acciambellata sul divano immersa in una sorta di limbo, in un delirio di film, e soprattutto telefilm (non so perché ma dopo natale mi scatta la sindrome da telefilm), qualche gitarella al computer ma giusto per capire che giorno fosse, leggendo libri, soprattutto sfogliando la pila di libri di cucina (deliberatamente e spudoratamente pilotati) ricevuti in dono per natale, nutrendomi fondamentalmente di pane burro e salmone affumicato meglio se scozzese (altra sindrome da vacanza natalizia, sarà che nel periodo si trova una certa varietà del prodotto e mi sento in obbligo di degustarli tutti..)…ammetto che nei primi tre/quattro giorni, forse per colpa di qualche piccolo neurone supersite o più correttamente a causa di un po’ di adrenalina rimasta in circolo mi svegliavo pure ad orari vagamente decenti, mi vestivo, uscivo a fare qualche commissione tipo banca, spesa, edicola, estetista, posta(no, lì confesso ho desistito, avevo davanti 37 persone, ho preso il numero e dopo mezzora erano ancora 32..), sistemavo residuati prebellici sparsi per la casa, riordinavo cassetti (riconosco che in un momento di pazzia ho perfino pensato di fare una gita all’Ikea per sistemazione pseudo-definitiva della cucina, che rimando con terrore da due mesi..), stampavo ricette…..

Ma per il resto….neuroni in libera uscita e soprattutto zero voglia di cucinare (mi sono costretta solo per l’ultimo dell’anno, ma tornata con il coniuge dal cinema alle 22, 30 io mi sarei infilata dritta sotto le coperte……)

La piacevole sensazione di totale inattività è durata fino a lunedì scorso quando mi sono ritrovata catapultata dal divano direttamente al delirio del trasloco dello studio, tra scatoloni, scale, caos devastante (ovviamente il tutto corredato da un leggero raffreddore che come è noto migliora moltissimo in mezzo alla polvere). Venerdì pomeriggio ero stravolta tanto da addormentarmi secca con una tazza di tè fumante davanti (chi mi conosce sa che io posso dormire come un ghiro fino all’ora di pranzo senza che mi sveglino neanche le bombe ma di pomeriggio non dormo neanche sotto tortura)

E voi come avete passato le vostre vacanze?

In ogni modo inauguro l’anno nuovo con un cake profumatissimo e soffice, perché ormai sapete che adoro cucinare dolci e mi sembra di buon auspicio…e poi ammettetelo tutte: non siete stufe di dolci natalizi? Io personalmente non ne ho mangiati tanti ma ho la casa invasa dai panettoni, dopo aver divorato quelli di Loison non c’è storia per gli altri e sinceramente ormai aprirei i restanti solo per farci un bel falò ai canditi!

Continuavo a ripetermi che non dovevo cucinare dolci perché ci sono i panettoni da finire ma non ne potevo davvero più e sabato sera ho infornato questo dolce, che il nostro fornitore di energia elettrica ha tentato clamorosamente di boicottare con un blackout di 1 ora e mezza a 10 minuti dalla fine della cottura…….ma io l’ho lasciato in forno per 1 ora resistendo ad aprire lo sportello del forno ed è uscito perfetto ( a parte le mele e le noci colate a picco)

CAKE AL CAFFE’ CON MELE E NOCI CARAMELLATE (sono tutte in fondo ma ci sono!)

cake al caffè con mele e noci caramellate

Ingredienti:

2 mele

60 gr di noci

70 gr di zucchero grezzo di canna

3 uova

200 gr zucchero integrale di canna mascobado

300 gr farina

200 ml panna fresca

50 ml caffè (una tazzina piena)

50 ml di Kalua (liquore a base di rum e caffè)

1 cucchiaio raso di caffè solubile

15 gr di cremortartaro

Premessa: avete letto bene niente burro! Ho sostituito il classico abbinamento latte + burro perché la parte liquida era già presente in forma di caffè e liquore e ho preferito la panna pensando che gli avrebbe conferito maggiore morbidezza..e ho avuto ragione!!!

Tagliate le mele a cubetti e tritate i gherigli di noce. Versate i 70 gr di zucchero grezzo di canna in una casseruola e ponetela su fuoco medio, appena il caramello diventa ambrato, unite le mele e le noci. Mescolate il tutto per qualche minuto in modo che il caramello si sciolga un pochino con il liquido che lascerà andare le mele.

In una ciotola montate le uova e lo zucchero mascobado con le fruste, quando il composto è raddoppiato di volume iniziate a d aggiungere la farina, alternandola con la panna. Unite i due caffè e il liquore e infine il lievito. Unite mele e noci per ultime (per evitare che affondino com’è successo a me, potete infarinarle leggermente) e amalgamate bene. Versate in uno stampo da plumcake o in una tortiera e cuocere a 180° per circa 1 ora (o per meglio dire 50 minuti a 180° e poi fornitevi di un blackout ..), fate sempre la prova stecchino prima di togliere dal forno, l’impasto è abbastanza umido!

Perfetto per la prima colazione

cake al caffè con mele e noci caramellate

con questa ricetta partecipo al concorso a scopo benefico, il cui ricavato andrà a a sostegno di Chefs Sans Frontieres, un premio per la miglior ricetta a base di caffè i cui ricavati saranno devoluti a tale associazione.

ecco il Bando:
NERONERO.it bandisce un premio per la miglior ricetta a base di caffè. Le 50 ricette più meritevoli saranno raccolte in un libro il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, al netto delle spese, all'associazione Chefs Sans Frontières per l'insegnamento del mestiere della ristorazione a ragazzi di strada di tutto il mondo. Per partecipare è necessario inviare una o più ricette all’indirizzo ricetta@neronero.it entro e non oltre il 30 Aprile 2010. La mail deve presentare come oggetto “Premio miglior ricetta”. Le ricette proposte devono essere complete di ingredienti e delle modalità di preparazione; devono inoltre prevedere l’utilizzo del caffè.
Premi per le migliori ricette: • 1° premio: macchina caffè EP 800 / LB 800 (a scelta) + 500 cialde Lavazza • 2° premio: buono sconto del 90% sulla macchina caffè LB 800 + 300 cialde Lavazza Blue • 3° premio: 300 cialde Espresso Point
Per le prime 3 ricette: inserimento nei menu dei ristoranti Chefs Sans Frontieres.
Per le prime 50 ricette: pubblicazione della ricetta su libro, con ricavato donato in beneficenza.