..L’impressione è proprio quella, non so voi ma io ho vissuto le vacanze (e per vacanze intendo dal pranzo di natale in poi) praticamente acciambellata sul divano immersa in una sorta di limbo, in un delirio di film, e soprattutto telefilm (non so perché ma dopo natale mi scatta la sindrome da telefilm), qualche gitarella al computer ma giusto per capire che giorno fosse, leggendo libri, soprattutto sfogliando la pila di libri di cucina (deliberatamente e spudoratamente pilotati) ricevuti in dono per natale, nutrendomi fondamentalmente di pane burro e salmone affumicato meglio se scozzese (altra sindrome da vacanza natalizia, sarà che nel periodo si trova una certa varietà del prodotto e mi sento in obbligo di degustarli tutti..)…ammetto che nei primi tre/quattro giorni, forse per colpa di qualche piccolo neurone supersite o più correttamente a causa di un po’ di adrenalina rimasta in circolo mi svegliavo pure ad orari vagamente decenti, mi vestivo, uscivo a fare qualche commissione tipo banca, spesa, edicola, estetista, posta(no, lì confesso ho desistito, avevo davanti 37 persone, ho preso il numero e dopo mezzora erano ancora 32..), sistemavo residuati prebellici sparsi per la casa, riordinavo cassetti (riconosco che in un momento di pazzia ho perfino pensato di fare una gita all’Ikea per sistemazione pseudo-definitiva della cucina, che rimando con terrore da due mesi..), stampavo ricette…..
Ma per il resto….neuroni in libera uscita e soprattutto zero voglia di cucinare (mi sono costretta solo per l’ultimo dell’anno, ma tornata con il coniuge dal cinema alle 22, 30 io mi sarei infilata dritta sotto le coperte……)
La piacevole sensazione di totale inattività è durata fino a lunedì scorso quando mi sono ritrovata catapultata dal divano direttamente al delirio del trasloco dello studio, tra scatoloni, scale, caos devastante (ovviamente il tutto corredato da un leggero raffreddore che come è noto migliora moltissimo in mezzo alla polvere). Venerdì pomeriggio ero stravolta tanto da addormentarmi secca con una tazza di tè fumante davanti (chi mi conosce sa che io posso dormire come un ghiro fino all’ora di pranzo senza che mi sveglino neanche le bombe ma di pomeriggio non dormo neanche sotto tortura)
E voi come avete passato le vostre vacanze?
In ogni modo inauguro l’anno nuovo con un cake profumatissimo e soffice, perché ormai sapete che adoro cucinare dolci e mi sembra di buon auspicio…e poi ammettetelo tutte: non siete stufe di dolci natalizi? Io personalmente non ne ho mangiati tanti ma ho la casa invasa dai panettoni, dopo aver divorato quelli di Loison non c’è storia per gli altri e sinceramente ormai aprirei i restanti solo per farci un bel falò ai canditi!
Continuavo a ripetermi che non dovevo cucinare dolci perché ci sono i panettoni da finire ma non ne potevo davvero più e sabato sera ho infornato questo dolce, che il nostro fornitore di energia elettrica ha tentato clamorosamente di boicottare con un blackout di 1 ora e mezza a 10 minuti dalla fine della cottura…….ma io l’ho lasciato in forno per 1 ora resistendo ad aprire lo sportello del forno ed è uscito perfetto ( a parte le mele e le noci colate a picco)
CAKE AL CAFFE’ CON MELE E NOCI CARAMELLATE (sono tutte in fondo ma ci sono!)
Ingredienti:
2 mele
60 gr di noci
70 gr di zucchero grezzo di canna
3 uova
200 gr zucchero integrale di canna mascobado
300 gr farina
200 ml panna fresca
50 ml caffè (una tazzina piena)
50 ml di Kalua (liquore a base di rum e caffè)
1 cucchiaio raso di caffè solubile
15 gr di cremortartaro
Premessa: avete letto bene niente burro! Ho sostituito il classico abbinamento latte + burro perché la parte liquida era già presente in forma di caffè e liquore e ho preferito la panna pensando che gli avrebbe conferito maggiore morbidezza..e ho avuto ragione!!!
Tagliate le mele a cubetti e tritate i gherigli di noce. Versate i 70 gr di zucchero grezzo di canna in una casseruola e ponetela su fuoco medio, appena il caramello diventa ambrato, unite le mele e le noci. Mescolate il tutto per qualche minuto in modo che il caramello si sciolga un pochino con il liquido che lascerà andare le mele.
In una ciotola montate le uova e lo zucchero mascobado con le fruste, quando il composto è raddoppiato di volume iniziate a d aggiungere la farina, alternandola con la panna. Unite i due caffè e il liquore e infine il lievito. Unite mele e noci per ultime (per evitare che affondino com’è successo a me, potete infarinarle leggermente) e amalgamate bene. Versate in uno stampo da plumcake o in una tortiera e cuocere a 180° per circa 1 ora (o per meglio dire 50 minuti a 180° e poi fornitevi di un blackout ..), fate sempre la prova stecchino prima di togliere dal forno, l’impasto è abbastanza umido!
Perfetto per la prima colazione
con questa ricetta partecipo al concorso a scopo benefico, il cui ricavato andrà a a sostegno di Chefs Sans Frontieres, un premio per la miglior ricetta a base di caffè i cui ricavati saranno devoluti a tale associazione.
ecco il Bando:
NERONERO.it bandisce un premio per la miglior ricetta a base di caffè. Le 50 ricette più meritevoli saranno raccolte in un libro il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza, al netto delle spese, all'associazione Chefs Sans Frontières per l'insegnamento del mestiere della ristorazione a ragazzi di strada di tutto il mondo. Per partecipare è necessario inviare una o più ricette all’indirizzo ricetta@neronero.it entro e non oltre il 30 Aprile 2010. La mail deve presentare come oggetto “Premio miglior ricetta”. Le ricette proposte devono essere complete di ingredienti e delle modalità di preparazione; devono inoltre prevedere l’utilizzo del caffè. Premi per le migliori ricette: • 1° premio: macchina caffè EP 800 / LB 800 (a scelta) + 500 cialde Lavazza • 2° premio: buono sconto del 90% sulla macchina caffè LB 800 + 300 cialde Lavazza Blue • 3° premio: 300 cialde Espresso Point
Per le prime 3 ricette: inserimento nei menu dei ristoranti Chefs Sans Frontieres.
Per le prime 50 ricette: pubblicazione della ricetta su libro, con ricavato donato in beneficenza.